Il piano urbano del traffico è uno strumento di governo del territorio disciplinato dall’art. 36 del Codice della strada.
Generalmente lo troviamo con l’acronimo P.U.T..
I piani di traffico hanno le seguenti finalità:
ottenere il miglioramento delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale,
riduzione degli inquinamenti acustico ed atmosferico ed il risparmio energetico.
Il piano urbano del traffico prevede il ricorso a sistemi tecnologici di regolamentazione e controllo del traffico e di verifica del rallentamento della velocità dei veicoli e di dissuasione della sosta.
In sostanza è costituito da una serie di interventi per migliorare la circolazione stradale con riferimento ai veicoli, ai pedoni (nelle aree urbane) ed ai mezzi pubblici.
L’adozione del PUT è obbligatorio per i comuni che hanno una popolazione superiore a 30.000 abitanti ed è aggiornato ogni due anni. Viene adottato nel rispetto delle direttive emanate dal Ministro dei trasporti e dal Ministro dell'ambiente.
Anche le province provvedono, all'adozione di piani del traffico per la viabilità' extraurbana d'intesa con gli altri enti proprietari delle strade interessate.
Il sindaco deve dare comunicazione del PUT al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ai fini dell’inserimento del sistema informativo.
Presso lo stesso Ministero è prevista l'istituzione di un albo di esperti in materia di piani del traffico.
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